Friedrich Merz

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Friedrich Merz
Friedrich Merz nel 2022

Presidente dell'Unione Cristiano-Democratica di Germania (CDU)
In carica
Inizio mandato22 gennaio 2022[1]
PredecessoreArmin Laschet

Durata mandato9 Aprile 2000 –
22 Settembre 2002
PredecessoreWolfgang Schäuble
SuccessoreAngela Merkel

Leader dell'opposizione
In carica
Inizio mandato15 Febbraio 2022
PredecessoreArmin Laschet

Durata mandato29 Febbraio 2000 –
22 Settembre 2002
PredecessoreWolfgang Schäuble
SuccessoreAngela Merkel

Membro del Parlamento Tedesco
Durata mandato16 Novembre 1994 –
26 Ottobre 2009
LegislaturaXIII,XIV,XV,XVI
Gruppo
parlamentare
CDU

Dati generali
Partito politicoCDU
UniversitàUniversità di Bonn
ProfessioneAvvocato aziendale
FirmaFirma di Friedrich Merz

Friedrich Merz (Brilon, 11 novembre 1955) è un politico e avvocato tedesco. È stato membro del Parlamento europeo nel 1989-1994, membro del Bundestag nel 1994–2009 e presidente del gruppo parlamentare CDU/CSU nel 2000–2002. È stato eletto leader della CDU nel 2022, non essendo riuscito a vincere in due precedenti elezioni per la leadership nel 2018 [2][3]e poi nel 2021.[4][5]

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Merz è nato a Brilon nello stato del Nordreno-Vestfalia nell'allora Germania Ovest da genitori cattolici romani, Joachim Merz e Paula Sauvigny.[6] Suo padre era un giudice e un membro della CDU fino a quando non lasciò il partito nel 2007.[7] La famiglia Sauvigny era un'importante famiglia patrizia a Brilon, di origine ugonotta francese; suo nonno, Josef Paul Sauvigny, era un avvocato e fu sindaco di Brilon dal 1917 al 1937.[8][9][10]

Dopo aver terminato l'esame Abitur nel 1975, Merz prestò servizio militare come soldato con un'unità di artiglieria semovente dell'esercito tedesco. Dal 1976 ha studiato legge con una borsa di studio della Fondazione Konrad Adenauer, prima all'Università di Bonn, poi all'Università di Marburg, laureandosi nel 1985. Quindi è diventato giudice a Saarbrücken. Un anno più tardi, nel 1986, ha lasciato l'incarico per andare a lavorare come avvocato interno presso l'Associazione dell'industria chimica tedesca (VCI) a Bonn e Francoforte dal 1986 al 1989.[11]

Attività politica[modifica | modifica wikitesto]

Merz si è avvicinato presto alla politica. Già nel 1972, a 17 anni, entrò nell'ala giovanile della CDU, la Junge Union,[6] diventando poi nel 1980 presidente della sezione giovanile di Brilon. Nel 1989 lascia l'incarico nell'Associazione della chimica tedesca per presentarsi come candidato alle elezioni del Parlamento europeo di quell'anno. Ha successo e ricopre la carica fino al 1994. A Strasburgo Merz è stato membro della Commissione per i problemi economici e monetari e della delegazione del Parlamento per le relazioni con Malta.

Nel 1994 si è candidato alle elezioni tedesche venendo eletto ed entrando al Bundestag per il suo collegio elettorale, l'Hochsauerland. Nel suo primo mandato, è stato membro del Comitato finanziario. Nell'ottobre 1998 Merz è diventato vicepresidente e nel febbraio 2000 presidente del gruppo parlamentare CDU/CSU (insieme a Michael Glos), succedendo a Wolfgang Schäuble. In tale veste, è stato il leader dell'opposizione nel Bundestag durante il primo mandato del cancelliere Gerhard Schröder.

In vista delle elezioni del 2002, Edmund Stoiber ha incluso Merz nel suo governo ombra per la campagna dei Democratici Cristiani volta a rovesciare Schröder in carica come cancelliere. Durante la campagna, Merz è stato l'esperto di Stoiber per i mercati finanziari e il bilancio nazionale.[12] Dopo la sconfitta elettorale di Stoiber, Angela Merkel assunse la guida del gruppo parlamentare; Merz ha nuovamente ricoperto la carica di vicepresidente fino al 2004. Dal 2002 al 2004 è stato anche membro del comitato esecutivo della CDU, sempre sotto la guida della Merkel.

Tra il 2005 e il 2009, Merz è stato membro della commissione giuridica. Già nel 2007 ha annunciato che non sarebbe stato candidato alle cariche politiche alle elezioni del 2009.

Attività professionale[modifica | modifica wikitesto]

Dopo aver lasciato la politica, Merz ha lavorato come avvocato aziendale. Dal 2004 è Senior Counsel presso l'ufficio di Mayer Brown a Düsseldorf, dove lavora nel team di corporate finance;[13] prima del 2004 era consigliere senior di Cornelius Bartenbach Haesemann.[14] Il suo lavoro di avvocato lo ha reso un miliardario,[15] entrando in numerosi consigli di amministrazione di società. Dal 2005 al 2009 è stato membro del consiglio di vigilanza di Interseroh)[16] e di Deutsche Börse. Dal 2006 membro del consiglio di amministrazione o di vigilanza o dell'Advisory Board di Stadler Rail,[17] IVG Immobilien, Deutsche Rockwool, DBV-Winterthur Holding, Odewald & Compagnie, Ernst & Young Germany, Axa Konzern AG,[18] WEPA Hygieneprodukte GmbH. Tra il 2010 e il 2011, Merz ha rappresentato gli azionisti di WestLB, un'istituzione di proprietà pubblica che era stata in precedenza il terzo istituto di credito della Germania, nelle trattative per il passaggio di proprietà.[19] Dal 2010 al 2014 membro del consiglio di vigilanza del Borussia Dortmund, dal 2010 al 2019 presidente dell'Advisory Board di HSBC Trinkaus.[20]

Dal 2011 membro del comitato consultivo internazionale di Robert Bosch GmbH, dal 2016 presidente del consiglio di vigilanza di BlackRock Germany,[21] dal 2017 presidente del consiglio di vigilanza dell'aeroporto di Colonia-Bonn.[22]

È entrato a far parte della squadra elettorale di Norbert Röttgen per le elezioni statali in Renania Settentrionale-Vestfalia del 2012 in qualità di consigliere di politica economica.[23] Ha servito come delegato della CDU all'Assemblea federale allo scopo di eleggere il presidente della Germania nel 2012 e nel 2017.

Nel novembre 2017, Merz è stato nominato dal Ministro presidente della Renania Settentrionale-Vestfalia Armin Laschet come suo commissario per la Brexit e le relazioni transatlantiche, una posizione consultiva non retribuita.

Ritorno alla politica[modifica | modifica wikitesto]

Dopo l'annuncio da parte di Angela Merkel di voler lasciare la guida della CDU, Merz ha annunciato che avrebbe concorso alle elezioni per la leadership del partito nel dicembre 2018. La sua candidatura è stata sostenuta da Wolfgang Schäuble, presidente del Bundestag ed ex presidente della CDU. Merz è stato poi sconfitto al secondo turno di consultazioni da Annegret Kramp-Karrenbauer. Dopo che anche quest'ultima ha deciso di rinunciare alla presidenza della CDU nel febbraio del 2020, Merz ha annunciato di voler correre una seconda volta per la leadership del partito, presentando la propria candidatura alle elezioni interne della primavera successiva.[24] Dopo esser stato sconfitto nel gennaio del 2021 da Armin Laschet, a seguito delle dimissioni di quest'ultimo a causa dell'insuccesso del partito alle elezioni federali di quell'anno, viene eletto Presidente del Partito.[25] La sua elezione viene interpretata dall'opinione pubblica nazionale e internazionale come una profonda svolta a destra del partito rispetto alle posizioni dei precedenti tre leader (Merkel, Kramp-Karrenbauer e Laschet).[26]

Vita privata[modifica | modifica wikitesto]

È sposato con la giudice Charlotte Merz, la coppia ha tre figli e risiede ad Arnsberg, nella regione del Sauerland. Il lavoro di Merz come avvocato aziendale lo ha reso un multimilionario. È anche un pilota privato autorizzato e possiede due aeroplani.

Nel 2005, la coppia ha fondato la Friedrich und Charlotte Merz Stiftung, una fondazione che sostiene progetti nel settore dell'istruzione.[27]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ https://www.ilpost.it/2022/01/22/friedrich-merz-leader-cdu-tedesca/
  2. ^ (DE) Kommentar von Stefan Braun Berlin, Die große Zeitenwende ist eine Chance für die CDU, in sueddeutsche.de, 2018. URL consultato il 29 ottobre 2018.
  3. ^ (EN) Kate Connolly, Annegret Kramp-Karrenbauer elected Merkel's successor as CDU leader, in The Guardian, 7 dicembre 2018. URL consultato il 7 dicembre 2018.
  4. ^ (DE) Laschet zum neuen CDU-Chef gewählt, 16 gennaio 2021. URL consultato il 16 gennaio 2021.
  5. ^ (EN) Pragmatic governor Laschet elected to lead Merkel's party, in Associated Press, 16 gennaio 2021.
  6. ^ a b (DE) Eckart Lohse, Friedrich Merz: Dieser Kandidat passt nicht auf einen Bierdeckel, in Faz.net.
  7. ^ (DE) Parteien: Friedrich Merz' Vater verlässt die CDU im Groll, in Die Welt, 12 febbraio 2007.
  8. ^ (DE) Sauvigny, in Deutsches Geschlechterbuch, vol. 38.
  9. ^ (DE) Claus Jacobi, Im Rad der Geschichte: Deutsche Verhältnisse, Herbig, 2002, p. 166, ISBN 9783776622379.
  10. ^ (DE) Friederich Merz, in Munzinger Online.
  11. ^ (DE) Friedrich Merz - Atlantik-Brücke e.V., in Atlantik-Brücke e.V.. URL consultato il 10 ottobre 2018 (archiviato dall'url originale il 31 ottobre 2018).
  12. ^ (DE) Wahlkampf: Stoiber-Team ohne Kompetenz bei den Staatsfinanzen, in Spiegel Online, 22 gennaio 2002.
  13. ^ (DE) Friedrich Merz, su mayerbrown.com. URL consultato il 14 novembre 2011 (archiviato dall'url originale il 6 aprile 2012).
  14. ^ (DE) Donata Riedel, Nicht süchtig nach Politik: Friedrich Merz, in Handelsblatt, 23 dicembre 2004.
  15. ^ (EN) Long march: The man who would be chancellor: Merz's delayed political comeback, su handelsblatt.com. URL consultato l'8 dicembre 2018 (archiviato dall'url originale il 28 febbraio 2020).
  16. ^ (DE) Interserch 2010 Annual Report (PDF), su alba.info.
  17. ^ (DE) Merz im Verwaltungsrat der Schweizer Stadler Rail Group, in Handelsblatt, 28 marzo 2006.
  18. ^ (DE) Wechsel im Aufsichtsratsvorsitz der Axa Konzern AG, in Axa Konzern AG, 24 luglio 2007.
  19. ^ (EN) Jack Ewing, For Germany’s Banks, a Grim Future, in New York Times, 16 febbraio 2011.
  20. ^ (DE) Felix Holtermann, Friedrich Merz verlässt HSBC-Aufsichtsrat, in Handelsblatt, 3 aprile 2019.
  21. ^ (EN) Eyk Henning, BlackRock Hires Former Merkel Deputy for Its German Operations, in Wall Street Journal, 17 gennaio 2016.
  22. ^ (DE) Ministerpräsident Armin Laschet beruft Friedrich Merz zum Beauftragten für die Folgen des Brexits und die transatlantischen Beziehungen, in Minister-President of North Rhine-Westphalia, 7 novembre 2017.
  23. ^ (DE) Rainer Kellers, Der "alte Freund" und das Nicht-Comeback, su www1.wdr.de, Westdeutscher Rundfunk, 23 marzo 2012. URL consultato il 30 luglio 2020.
  24. ^ Germania, a capo della Cdu si candida Friedrich Merz. Divisivo e impaziente, avrebbe cacciato la Grecia dall'euro, su La Repubblica, 25 febbraio 2020. URL consultato l'11 marzo 2020.
  25. ^ (EN) Angela Fiore, Friedrich Merz è il nuovo leader della CDU. Al terzo tentativo, su il Mitte, 18 dicembre 2021. URL consultato il 20 dicembre 2021.
  26. ^ Cristiano Tassinari, Svolta nella CDU: Friedrich Merz è il nuovo presidente, su euronews, 17 dicembre 2021. URL consultato il 20 dicembre 2021.
  27. ^ (DE) Friedrich und Charlotte Merz Stiftung, su merz-stiftung.de.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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